lunedì 1 dicembre 2008

NO AL CANONE RAI


Come disdire legalmente il canone Rai
PERCHE' NON PAGARE PIU' IL CANONE RAI
La RAI - Radio Televisione Italiana è sempre più utilizzata come strumento di potere, alla faccia di qualsiasi libertà e diritto di informazione obiettiva. Come la gran parte della stampa, la RAI è sotto stretto controllo delle "forze" che controllano lo Stato Italiano, e con ciò non si intende parlare solo di partiti politici... Vengono opportunamente nascoste o distorte le informazioni più scomode, dando una visione della realtà dei fatti quasi regolarmente deformata a fini di controllo del pensiero.
Ad ogni cambio di governo la prima attenzione è sempre rigorosamente rivolta al rimpasto della dirigenza RAI, perché è da lì che si controllano le informazioni che arrivano alla gente, e da lì si controllano di conseguenza le loro opinioni ed i loro orientamenti politici. Solo il 10% della popolazione si informa infatti anche tramite i giornali (fra i quali almeno c'è qualche rara voce libera), così che l'etere, tutto sotto controllo, è di fatto l'esclusivo detentore dell'informazione.
Oltre al danno la beffa: la RAI si mantiene grazie ad un canone di "abbonamento" obbligatorio (di solito gli abbonamenti sono una libera scelta...) istituito per Decreto del Re Vittorio Emanuele III nel lontano 1938, quando il fascismo era una realtà e non era molto consigliabile criticare le cose poco democratiche.Non solo, la RAI prende soldi dallo Stato Italiano, vale a dire dalle tasche dei cittadini ancora una volta. E come se non bastasse questo carrrozzone vuole anche gli introiti pubblicitari !In sostanza è come pagare tre volte per avere in cambio un indecente disservizio. A ben vedere per lo stato italiano è una consuetudine far pagare le stesse cose più volte, basta vedere la Sanità, le pensioni, le bollette con doppia tassazione (per esempio IVA sull'imposta di consumo).Pochi sanno però che la RAI deve allo stato il 7% sui canoni per pagare la vera tassa (tassa di concessione governativa). Pochi sanno che per ben tre anni la RAI non ha versato questa tassa e che quindi i cittadini sono obbligati dalla legge a sovvenzionare un PALESE EVASORE FISCALE.
Se a questo punto il vostro fegato è abbastanza ingrossato, togliamoci una soddisfazione, facciamoci almeno un po' di giustizia:
DISDICIAMO IL CANONE !DI CERTO NON FALLIRANNO, MA ALMENO NON AVREMO CONTRIBUITO A UN VERGOGNOSO DISSERVIZIO CHE HA BEN POCO A CHE FARE CON LA VERA CULTURA E LA LIBERA INFORMAZIONE.
COME NON PAGARE IL CANONE RAI
Innanzitutto se non avete già l'abbonamento ed acquistate un
televisore, non date mai i vostri dati personali al negoziante, non insisterà se invocate la legge della privacy o se semplicemente gli dite che allora l'acquisto non vi interessa più. Se possibile non fatevi consegnare il televisore a casa , portatelo via personalmente o almeno fatelo consegnare presso un amico che già paga il canone.Ignorate qualunque lettera targata RAI, S.A.T., per quanto minacciose, soprattutto se non sono Raccomandate. Ogni tanto prendono l'elenco dei residenti e mandano le lettere a chi non risulta avere un abbonamento, ci provano perché sanno che in molti ci cascano. Ricordatevi che il vostro domicilio è inviolabile e che nessuno può pretendere di entrare per nessuna ragione senza un mandato (non si è mai visto un Giudice firmare un mandato per cose così ridicole).
Se invece già pagate il cosiddetto "abbonamento" per non pagarlo più le regole del Re (...) non sono praticamente cambiate, l'R.D.L. n. 246 del 21 Febbraio 1938 prevede infatti solo due possibilità (cose dell'altro mondo...):
1 - denuncia di cessione del
televisore a terzi (che subentrano nel cosiddetto "abbonamento");2 - suggellazione (sigillazione) dell'intero televisore!
1 - Cessione del televisore a terzi:In questo caso è sufficiente compilare la
cartolina D (B se è recente) precompilata allegata al libretto di "abbonamento" nella parte 1 indicando i dati del nuovo possessore o detentore*, ed inviarla SENZA BUSTA in Raccomandata con Ricevuta di Ritorno entro il 31 Dicembre. Meglio farlo almeno qualche settimana prima perché in qualche caso hanno avuto il coraggio di contestare che è pervenuta dopo il termine.
* Possessore è il proprietario, detentore è chi usa l'apparecchio di fatto. Se il televisore è stato venduto andrà il nuovo proprietario, se il televisore è stato consegnato a terzi (ad esempio in prestito), chi lo riceve è il detentore, che deve ugualmente pagare il canone. Le leggi recenti sulla RAI fanno una confusione spaventosa di questi due termini appositamente per far rientrare nel canone qualsiasi ipotesi, anche ovviamente quest'ultima, in barba ad ogni buon senso.
2 - Suggellazione del televisore:E' il sistema più usato. Basta versare Euro 5,16 a mezzo Vaglia Postale Interno indirizzato a: S.A.T. - CASELLA POSTALE 22 - 10121 TORINOindicando la causale "diritti per spese chiusura apparecchio televisivo, ruolo n. XXXXXXX"il numero di ruolo è indicato nel libretto di abbonamento e nei bollettini di pagamento del canone.Compilare la solita cartolina D (B se è recente) allegata al libretto di abbonamento nella parte 2, indicando il numero del Vaglia, la data del Vaglia e la data, firmate e fate una fotocopia, inviate la cartolina in Raccomandata con Ricevuta di Ritorno senza busta, almeno qualche settimana prima del 31 Dicembre. Conservate la ricevuta della Raccomandata e la fotocopia.Quando riceverete la cartolina di ritorno, spedite in Raccomandata con Ricevuta di Ritorno il libretto di abbonamento, avendo cura di togliere le ricevute dei versamenti che avete corrisposto alla rai negli ultimi 10 anni.Tempo totale 15 minuti!
Se non avete il libretto di abbonamento è possibile, dopo aver fatto il solito Vaglia Postale, spedire una lettera stavolta in busta chiusa Raccomandata con Ricevuta di Ritorno, al solito indirizzo: S.A.T. - CASELLA POSTALE 22 - 10121 TORINOcon il seguente testo:
Spett. S.A.T. - CASELLA POSTALE 22 - 10121 TORINO
Il sottoscritto chiede la cessazione del Canone TV e chiede di far suggellare il televisore (N° di Ruolo .......................... ) a colori detenuto presso la propria abitazione. A tale scopo ha corrisposto l’importo di Euro 5,16 a mezzo vaglia postale n° ....................... del ....../......./20...... sul quale ha indicato il numero di ruolo dell’abbonamento. Dichiara altresì di non essere più in possesso del libretto di abbonamento e chiede a norma degli art. 2 e 8 della L. 241/1990 quale procedimento amministrativo intende seguire la S.A.T. ai fini del completamento di quanto disposto dall’art. 10 del R.D. n. 246 del 21/02/1938.
Cognome ........................................................... Nome...........................................................
Via ..................................................... Città ..................................................... CAP .............
Data .....................................
Firma .....................................
E' più facile di quel che può sembrare e vedrete che ben difficilmente verranno a sigillarvi il televisore.Se anche venissero non possono entrare senza mandato e se proprio siete buoni, fategli fare l'operazione fuori, in mezzo alla strada se necessario. In un secondo tempo la suggellazione ovviamente può essere tolta, previa richiesta scritta, e facendo ovviamente ripartire il canone. L'operazione di suggellazione prevista dalla legge è incredibile: personale della Guardia di Finanza dovrebbero venire (senza necessariamente entrare in casa) per racchiudere il famigerato apparecchio televisivo dentro un sacco di juta adeguatamente sigillato. Nella realtà dei fatti ciò non accade più, al nostro povero Stato conviene in ogni caso lasciare che i televisori restino nelle case ben accesi, per controllare per bene l'informazione dei suoi sudditi.
Non chiedete di sigillare i soli canali RAI ! Qualcuno in buona fede ha aggiunto questa frase nella cartolina D o tramite lettera, con risultato che la S.A.T. ha considerato NULLA la richiesta, procedendo con le richieste dei pagamenti + mora + interessi...Sappiamo bene che questa sarebbe come minimo una cosa sensata in democrazia, visto che nessuno ha chiesto alla RAI di emanare le sue onde nelle nostre abitazioni. Purtroppo per la legge basta il solo possesso o la detenzione di un televisore qualsiasi, (anche se nella vostra zona la RAI non si ricevesse, anche se il televisore fosse guasto !) per far scaturire l'obbligo del canone imposto, fino ad arrivare al pignoramento.
LA RAI AMMETTE: 253.426 LE DISDETTE NEL 1997 !
La campagna anti-RAI sta avendo i suoi effetti: per la prima volta in 43 anni, il saldo nuovi abbonati-disdette è stato nel 1997 NEGATIVO per una perdita totale di 45.000 "abbonati", causata da ben 253.426 disdette al canone e pervenute guarda un po'... quasi tutte dalla Padania!Meditiamo, e divulghiamo per difendere il nostro diritto all'informazione !
IN BREVE
Come disdire correttamente il canone Televisivo
1. Chi intende disdire, deve prima accertarsi di aver pagato per intero il canone dell’anno in corso e di non avere altre pendenze con IL S.A.T.. (Sportello Abbonamenti Tv, fino a due anni fa si chiamava Urar tv).
2. E’ necessario possedere il libretto di abbonamento, per cui, chi non lo ha, deve farne richiesta con raccomandata ricevuta di ritorno all’ente suddetto, specificando il nominativo del titolare richiedente, l’indirizzo e il numero di ruolo dell’abbonamento che troverete sui bollettini prestampati che. vi inviano a casa per il pagamento. (conservate una fotocopia della lettera che invierete al S.A.T.)
3. Versare 5,16 euro con vaglia postale (IMPORTANTE: IL VAGLIA NON E’ IL BOLLETTINO ORDINARIO), specificando nella causale del versamento “per disdetta canone numero di ruolo: scrivete il vostro numero di ruolo”. Beneficiario del versamento è il S.A.T., casella postale 22, 10121 TORINO. L'agenzia di pagamento è: TORINO VAGLIA E RISPARMI (non sempre il vaglia richiede questa specificazione).
4. Staccare dal libretto la cartolina “d” , (la “b” se il vostro libretto e’ recente) intitolata “denuncia di cessazione dell’abbonamento tv”.
Barrare la casella 2 che riporta la richiesta di suggellamento. Quindi compilare gli spazi in bianco riportando il numero del vaglia e la data del versamento.
Più sotto, trovate lo spazio per la data di spedizione della cartolina, riportatela e apponete la vostra firma.
Sul retro della cartolina riportare nome cognome e indirizzo del titolare che intende disdire. Correggete inoltre il vecchio indirizzo URAR TV in SAT.
Fate fotocopia della cartolina (davanti e dietro). L’originale della cartolina va spedito senza imbustare con raccomandata ricevuta ritorno all’indirizzo già stampato.
5.Quando riceverete la cartolina di ritorno, (comunque non aspettate oltre il 31 dicembre) spedite con raccomandata ricevuta ritorno il libretto di abbonamento, avendo cura di togliere le ricevute dei versamenti che avete corrisposto alla rai nel corso degli ultimi 10 anni.
Tutta la procedura va eseguita entro e non oltre il 31 dicembre dell’anno in corso.
Vi ricordo che l’indirizzo a cui dovete inoltrare le raccomandate e’:
1° ufficio entrate TorinoS.A.T Sportello Abbonamenti TvCasella postale 2210121 Torino
Per avere informazioni sulla disdetta del canone, chiama il seguente numero02/66 234 259il martedì e il giovedìdalle ore 14.00 alle ore 17.30